Una delle connessioni più studiate in ambito implantare, offre un collegamento sicuro ed una protezione contro la rotazione, consentendo un posizionamento flessibile e preciso della componente secondaria. La connessione è stata testata mediante applicazione di 5.000.000 di cicli di carico (norma UNI EN ISO 14801:2016) presso il Laboratorio Prove Materiali del Politecnico di Milano e presso il laboratorio certificatore CERMET.
Permette di ottenere unarugosità della superficie a porosità aperta indicata a favorire l’osteointegrazione.Le analisi eseguite presso l’Università degli Studi di Trieste, tra le quali l’utilizzo diprofilometro tridimensionale emicroscopio ad epifluorescenza, hanno evidenziato una rugosità equivalente a SLA, omogeneità del trattamentosull’intera superficie, assenza di elementi contaminanti, elevata bagnabilità della superficie dell’impianto ed elevataproliferazione cellulare adesa.
Permette all’operatore di scegliere la posizione desiderata della connessioneprotesica in rapporto alle strutture ossee e tissutali dell’area trattata.
Dopo il trattamento HSS,gli impianti vengono sottoposti adun’ulteriore decontaminazionemediante plasma freddo innescato ad Argon, permettendo la rimozione totale di ogni eventuale residuo organico.
Impianto in titanio grado 4 medicale, fornito con vite tappo (Torx®). Componentistica in titanio grado 5 medicale. Monconi sempre forniti di vite di connessione (Torx®). Spire regolari, profilo endosseo cilindrico e fondo arrotondato per un utilizzo sicuro in ogni situazione chirurgica.